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Aree industriali inquinate: con il progetto POSIDON al via la sperimentazione in campo di due nuove tecnologie prototipali per la decontaminazione dei suoli

28.04.2022
Oggi l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale consegnerà agli operatori economici selezionati i siti individuati per la fase di test
Comunicati Stampa Dai nostri campus

Giovedì 28 aprile l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale consegnerà formalmente le due aree inquinate localizzate nella zona industriale della Valle delle Noghere del Comune di Muggia (Trieste), individuate per la fase di sperimentazione di nuove tecniche di decontaminazione nell’ambito del progetto POSIDON PCP (POlluted SIte DecontaminatiON Pre-Commercial Procurement). Il progetto è infatti giunto alla terza e ultima fase dell’appalto transnazionale di servizi di ricerca e sviluppo tecnologico, quella in cui verranno sperimentate e comparate, in Italia (a Trieste) e in Spagna (a Bilbao), le funzionalità e le prestazioni di due tecnologie innovative per il trattamento dei suoli.

POSIDON, finanziato dal programma Horizon 2020 dell’Unione Europea e coordinato da Area Science Park, ha l’obiettivo di indirizzare dal lato della domanda pubblica lo sviluppo di nuove soluzioni non ancora presenti sul mercato, in grado di decontaminare in-situ terreni inquinati da frazioni pesanti di idrocarburi del petrolio (TPH e IPA) e metalli pesanti, come piombo ed arsenico.

Nel corso della prima e della seconda fase dell’appalto pre-commerciale (PCP), che si è conclusa ad agosto 2021, consorzi e raggruppamenti internazionali costituiti da aziende, università e centri di ricerca hanno sviluppato e validato su scala di laboratorio quattro prototipi. Tra queste soluzioni, attraverso una procedura competitiva, sono state selezionate per dare avvio alla sperimentazione in campo le proposte di TESECO BONIFICHE (capofila di un Consorzio internazionale composto da TESECO BONIFICHE S.r.l., IRET-CNR, Agencia Estatal Consejo superior de lnvestigaciones Cientfficas CSIC, DN 360 srl, BioCastle Water Technologies LDT, Studio Podgornik Sri, BD BIODIGRESSIONI srl) e di HPC ITALIA (capofila del Consorzio internazionale composto da HPC ITALIA S.r.l., Fondazione Politecnico di Milano, Ambiente S.p.A., HPC International SAS, GEYSER HPC, S.A.U.).

Il consorzio guidato da HCP ha sviluppato la soluzione “Erase” (ElectRode-Aided Soil rEmediation), una piattaforma modulare flessibile in situ che prevede la posa in opera di elettrodi per ridurre la contaminazione sia di inquinanti organici che inorganici, attraverso il trasporto indotto dal campo elettrico nel suolo, oltre che azioni di trattamento chimico e biologico per iniezione di prodotti chimici e nutrienti. Il consorzio capitanato da TESECO ha invece ideato e sviluppato la tecnologia “Soil-Omic” che prevede processi biologici e chimico-fisici integrati, finalizzati alla decontaminazione di suoli e acque sotterranee da inquinanti organici e inorganici tramite formulazioni biologiche basate sull’integrazione di metagenomica e ingegneria ambientale.

Per programmare futuri comuni investimenti di bonifica, il progetto POSIDON sta estendendo la rete dei siti inquinati. Sarà possibile ricevere informazioni aggiornate sullo stato di attuazione della sperimentazione e sulle opportunità di investimento e finanziamento, rispondendo alla manifestazione di interesse disponibile a questo link.