Area Science Park https://www.areasciencepark.it Area Science Park Mon, 18 Mar 2024 21:17:37 +0100 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.8 Una Conferenza Internazionale per affrontare le sfide delle pandemie future https://www.areasciencepark.it/2024/03/una-conferenza-internazionale-per-affrontare-le-sfide-delle-pandemie-future/ Mon, 18 Mar 2024 12:48:51 +0000 https://www.areasciencepark.it/?p=58143

La nostra capacità di rispondere a future pandemie dipende dal costante impegno per lo sviluppo di strategie di risposta innovative ed efficaci. Questo l’obiettivo della Conferenza Scientifica Internazionale “Pandemic preparedness: Achievements, current challenges, and new frontiers” in programma dall’11 al 13 Novembre 2024 all’Hotel Savoia Excelsior Palace di Trieste. La Conferenza è organizzata dall’Ente Nazionale di Ricerca Area Science Park con la collaborazione dell’International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology – ICGEB, nell’ambito del progetto PRP@CERIC, finanziato da fondi PNRR Next Generation EU, dedicati alle Infrastrutture di Ricerca.

La Conferenza coinvolgerà scienziati di fama internazionale con l’obiettivo di fornire una panoramica dei virus conosciuti ed emergenti e del loro potenziale rischio epidemico e di favorire la condivisione delle conoscenze e il networking, incoraggiando lo sviluppo di ampie sinergie e la cooperazione multidisciplinare. Durante l’evento scientifico si parlerà di diagnostica, epidemiologia, sorveglianza, scoperta di farmaci e approcci preventivi in un contesto di cooperazione internazionale, per affrontare insieme le sfide delle malattie infettive (ri)emergenti.

Interverranno esperti internazionali in diverse discipline applicate allo studio dei patogeni, come l’Intelligenza Artificiale, la virologia, la biologia strutturale, la genomica, la gestione dei dati, la diagnostica clinica, le patologie infettive, le zoonosi.

La Conferenza prevede un ricco programma che comprende sessioni plenarie tematiche, presentazioni orali e sessioni poster e si rivolge a ricercatori esperti, docenti universitari, medici, personale sanitario ma anche a giovani ricercatori che muovono i primi passi nella ricerca sui patogeni a vari livelli.

Per iscriversi alla Conferenza è possibile registrarsi fino al 31 agosto (early bird) e 31 ottobre (regular) tramite il sito di progetto. Per partecipare in qualità di relatore è richiesto l’invio di un abstract per una presentazione orale o poster entro il 15 giugno 2024, utilizzando lo stesso canale.

Qui la locandina della Conferenza

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(Rinviato) Malattie infettive: metodi quantitativi in epidemiologia https://www.areasciencepark.it/2024/02/malattie-infettive-metodi-quantitativi-in-epidemiologia/ Thu, 29 Feb 2024 15:58:47 +0000 https://www.areasciencepark.it/?p=57945 L’incontro calendarizzato per il 6 marzo è stato rinviato a data da destinarsi.
Per info: scientific.events@areasciencepark.it

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La pandemia ha dimostrato l’impatto dirompente che le malattie infettive possono avere dal punto di vista sanitario, economico e delle relazioni sociali. Rispondere alle emergenze determinate dalla diffusione di nuovi agenti patogeni richiede un approccio sistematico nella raccolta delle informazioni necessarie ad aumentare progressivamente le nostre conoscenze e metodi quantitativi robusti per tradurle in strumenti progressivamente più affidabili a supporto dei decisori.

Per comprendere le lezioni apprese e le lacune che ancora limitano la nostra capacità di affrontare efficacemente queste emergenze, Stefano Merler, direttore del Centro Health Emergencies della Fondazione Bruno Kessler di Trento, sarà ospite il 6 marzo del prossimo seminario scientifico organizzato da Area Science Park (Centro Congressi di Padriciano 99, ore 11.30-12.30).

Epidemiologo di fama, autore di oltre 170 studi scientifici pubblicati sulle più importanti riviste di settore e vincitore dei premi Bellman e Aspen, Merler da oltre vent’anni sviluppa metodi di epidemiologia quantitativa per rafforzare la sorveglianza epidemiologica.

Il seminario è promosso dal LADE, il laboratorio di Data Engineering di Area Science Park, che svolge ricerca e sviluppo nel campo dell’Intelligenza Artificiale e del Data Management per estrarre conoscenza e valore dai dati.

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Giornata Mondiale delle Malattie Rare: il contributo di Area Science Park alla ricerca scientifica https://www.areasciencepark.it/2024/02/giornata-mondiale-delle-malattie-rare-il-contributo-di-area-science-park-alla-ricerca-scientifica/ Wed, 28 Feb 2024 14:21:31 +0000 https://www.areasciencepark.it/?p=57917 Il 29 febbraio, il “giorno raro” per eccellenza, si celebra la Giornata Mondiale delle Malattie Rare, istituita per la prima volta nel 2008. Sono, infatti, ben 300 milioni le persone colpite nel mondo dalle circa 8.000 malattie rare conosciute, ma solo nel 5% dei casi è disponibile una cura e i tempi medi della diagnosi sono ancora molto lunghi.

In Italia le persone con malattia rara sono oltre 2 milioni: 1 su 5 è un bambino.

Fari accesi quindi su questa comunità, per aumentare sempre più le conoscenze e le ricerche su queste patologie, spesso molto invalidanti.

Area Science Park intende contribuire all’avanzamento delle conoscenze scientifiche nel campo delle malattie rare attraverso le ricerche svolte dal LADE – il Laboratorio di Data Engineering.

Grazie ad applicazioni dell’Intelligenza Artificiale è possibile, infatti, estrarre conoscenza e valore dai dati per ridurre i tempi di diagnosi, attualmente caratterizzati da un gap diagnostico significativo (in media 4,5 anni), e anticipare così gli approcci terapeutici.

Proprio questo è l’obiettivo di due progetti finanziati dalla Regione Friuli Venezia Giulia, che coinvolgono l’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale in collaborazione con Università di Udine, SISSA e Area Science Park.

I due progetti, sotto il coordinamento scientifico del prof. Maurizio Scarpa, Direttore del centro di coordinamento regionale delle malattie rare, sono rispettivamente focalizzati su: analisi di immagini diagnostiche e analisi di referti testuali con algoritmi di Intelligenza Artificiale, allo scopo di supportare il processo di diagnosi da parte dei medici.

Su RAI Play Sound è inoltre possibile ascoltare un podcast dedicato al rapporto tra IA e Malattie Rare tratto dalla serie “Alla Ricerca”, con interviste ad Alberto Cazzaniga responsabile del Laboratorio di Data Engineering di Area Science Park e Daniele Panfilo di AINDO, startup nata dalla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati- SISSA e insediata in Area Science Park.

“Alla Ricerca” è una serie podcast che nasce dalla collaborazione tra  Area Science Park, Centro internazionale di Fisica Teorica Abdus Salam – ICTP, Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati – SISSA e RAI FVG.

 

 

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Immagini radiologiche del polmone con una risoluzione senza precedenti realizzate a Elettra Sincrotrone https://www.areasciencepark.it/2024/02/immagini-radiologiche-del-polmone-con-una-risoluzione-senza-precedenti-realizzate-a-elettra-sincrotrone/ Thu, 22 Feb 2024 08:45:58 +0000 https://www.areasciencepark.it/?p=57825 La principale rivista scientifica europea sulle malattie polmonari, l’European Respiratory Journal, ha appena pubblicato i risultati di una ricerca multidisciplinare svolta presso Elettra Sincrotrone Trieste, nell’Area Science Park, che ha dimostrato come, grazie alle caratteristiche uniche dei raggi X prodotti dalla sorgente Elettra, è possibile ottenere un miglioramento significativo delle immagini radiologiche del polmone rispetto ad una TAC ospedaliera. Lo studio, coordinato dalla dr.ssa Giuliana Tromba di Elettra, ha visto la collaborazione del Prof. Marco Confalonieri, Direttore della Struttura Complessa Pneumologia dell’Ospedale universitario di Cattinara di Trieste, e dei dottori Christian Dullin e Willi Wagner, ricercatori delle Università di Göttingen e di Heildelberg in Germania.

Attualmente, con le macchine TAC ad alta risoluzione più moderne, è possibile osservare dettagli del polmone umano fino al limite di circa 0,5 millimetri, ma estendere la visibilità a dettagli più piccoli comporterebbe un aumento significativo della dose di radiazioni per il paziente. Ad Elettra il gruppo di ricercatori italo-tedesco ha dimostrato che, grazie alla tecnica innovativa del ‘contrasto di fase’, che sfrutta le caratteristiche peculiari della luce di sincrotrone (quali la monocromaticità e la coerenza spaziale), si può ottenere una visione del tessuto polmonare con risoluzioni effettive di 0,067 millimetri, cioè molto più elevate, con una dose di radiazione per il paziente ridotta di 2-3 volte rispetto alla TAC. In pratica, con questa tecnica è possibile produrre un’immagine nettamente superiore per qualità discriminando molto meglio le varie componenti e strutture anatomiche rispetto a quelle di una TAC convenzionale. Ciò rende disponibili informazioni potenzialmente molto utili per riconoscere precocemente lesioni patologiche come tumori e fibrosi del polmone.

Gli esperimenti ad Elettra sono stati svolti presso la linea di luce per la fisica medica SYRMEP e su un modello animale, cioè polmoni di maiale, che hanno la proprietà di essere quelli più simili ai polmoni umani. I polmoni, ottenuti come scarti della macellazione di suini in Germania, sono stati trasferiti in Italia ed esposti alla luce di sincrotrone di Elettra. I risultati appena pubblicati hanno consentito di esplorare la morfologia del tessuto polmonare con un livello di risoluzione senza precedenti.

Con la nuova macchina di luce Elettra 2.0 attualmente in costruzione, che raggiungerà energie dei raggi X molto più elevate, questi studi potranno essere estesi ai pazienti degli ospedali della Regione Friuli Venezia Giulia. Negli esami sui pazienti, la nuova tecnica permetterà di evidenziare in modo molto efficace i cambiamenti densitometrici e strutturali provocati dalle diverse patologie, riconoscendo la natura della lesione patologica più tempestivamente.

Secondo il Prof. Marco Confalonieri “Il lavoro di ricerca condotto a Trieste, a breve consentirà di studiare il polmone umano come se avessimo a disposizione un gigantesco microscopio, aumentando al massimo la risoluzione e riducendo al minimo la dose da radiazioni. Sono molto soddisfatto che il nostro lavoro di ricerca multidisciplinare abbia avuto questo importante riconoscimento europeo. Esso è frutto della collaborazione pluriennale tra la Scuola di Specializzazione in Malattie dell’Apparato respiratorio dell’Università di Trieste ed Elettra Sincrotrone Trieste con cui ci siamo convenzionati fin dall’apertura della Scuola di Specialità”.

Anche la dr.ssa Giuliana Tromba è molto soddisfatta del lavoro svolto e dai risultati ottenuti che vengono adeguatamente riconosciuti e valorizzati da questa pubblicazione prestigiosa: “Il team di ricerca spera di poter presto mettere a disposizione della sanità triestina una modalità di visione innovativa delle alterazioni create al polmone dalle malattie gravi come i tumori e le fibrosi interstiziali polmonari”. Il primo protocollo clinico di TAC polmonare sarà rivolto essenzialmente ai casi per i quali la diagnosi tradizionale lascia dei dubbi interpretativi. Sono queste le situazioni in cui le potenzialità della luce di sincrotrone si rivelano determinanti per la comprensione e la caratterizzazione delle anomalie del tessuto.

Il Presidente di Elettra Sincrotrone Trieste, Prof. Alfonso Franciosi, ha espresso grande apprezzamento per le ricerche svolte, annunciando che “dal 2026 in poi, con l’entrata in funzione della nuova macchina di luce Elettra 2.0, verrà allestito un ambulatorio radiologico dedicato sulla nuova linea di luce SYRMEP-Life Science che potrà accogliere pazienti da tutta la Regione e costituire una risorsa unica a livello mondiale per la ricerca medica”.

Scarica qui lo studio

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Dengue: uno studio dell’ICGEB apre la strada a nuove strategie di contrasto alla malattia https://www.areasciencepark.it/2024/02/dengue-uno-studio-dellicgeb-apre-la-strada-a-nuove-strategie-di-contrasto-alla-malattia/ Tue, 13 Feb 2024 12:00:41 +0000 https://www.areasciencepark.it/?p=57810 Pubblicata in questi giorni sulla rivista scientifica Nature Medicine, un’analisi dei casi di dengue grave in un ampio gruppo di bambini in India ha dimostrato che più della metà potrebbe essere attribuita a un’infezione primaria piuttosto che secondaria. La Dott.ssa Anmol Chandele, Responsabile dell’ICGEB-Emory Vaccine Program presso l’ICGEB di Nuova Delhi, India, in collaborazione con la “Emory School of Medicine” di Atlanta, GA, USA, l’AIIMS (“All India Institute Of Medical Sciences”) di New Delhi, e la “St. John’s National Academy of Health Sciences” di Bengaluru, India, è l’autrice dell’articolo sulle malattie gravi durante le infezioni virali primarie e secondarie nella popolazione pediatrica.

Negli ultimi due decenni, le infezioni da dengue sono aumentate notevolmente, particolarmente in India, che oggi conta uno dei maggiori casi di dengue a livello globale. Con 4 sierotipi del virus della dengue, in genere i pazienti affetti da questa malattia si dividono in due categorie: quelli che contraggono l’infezione per la prima volta, noti come affetti da infezioni primarie, e quelli che vengono reinfettati dopo una precedente esposizione, noti come affetti da infezioni secondarie. Tradizionalmente, la convinzione prevalente è stata che solo le infezioni secondarie comportino rischi significativi, portando gran parte della ricerca sullo sviluppo del vaccino e sul trattamento a concentrarsi su questo gruppo.

Ora questa percezione ampiamente diffusa sembra perdere terreno. Il nuovo studio condotto in India e basato su un ampio campionamento ha dimostrato che non solo le infezioni secondarie, ma anche quelle primarie possono essere gravi e mettere a rischio la vita dei pazienti. Questa scoperta suggerisce la necessità di rivalutare la nostra comprensione della Dengue e le strategie impiegate per combatterla.

La Dott.ssa Chandele afferma: “L’infezione da virus della dengue è un enorme problema di salute pubblica. Molti pazienti sviluppano una malattia grave che a volte può essere anche fatale. Tuttavia, gran parte della ricerca in corso sull’intervento vaccinale si basa sulla convinzione, attualmente diffusa a livello globale, che le infezioni primarie di dengue non siano generalmente pericolose e che la malattia grave sia dovuta principalmente a infezioni secondarie di dengue”. L’autrice prosegue: “Il nostro studio mette in discussione questa convinzione attualmente diffusa e dimostra che le infezioni primarie costituiscono una frazione sostanziale dei casi di malattia grave e dei decessi”.

Questo risultato ha implicazioni molto importanti per la salute pubblica nel mondo e anche per lo sviluppo e l’implementazione di strategie vaccinali efficaci e sicure per il controllo della dengue. Questi risultati sono molto importanti non solo nel contesto indiano, dove il peso della dengue è considerevole, ma anche su scala globale, poiché i virus della dengue continuano a diffondersi in tutto il mondo.

L’Italia è un esempio eclatante dell’espansione della dengue come evidenziato anche da un recente studio in via di pubblicazione a cui ha collaborato il Dr. Alessandro Marcello, responsabile del laboratorio di virologia molecolare dell’ICGEB che opera nell’Area Science Park di Trieste. “Nel corso del 2023,” ci racconta, “abbiamo avuto nel nostro Paese il più alto numero di casi e di trasmissioni autoctone di dengue fino ad ora. I cambiamenti climatici soprattutto, ma anche gli spostamenti delle persone, sono i maggiori responsabili della circolazione della dengue in nuove aree. Lo studio dei colleghi indiani ci dimostra la necessità di proteggere anche la nostra popolazione fin dal primo incontro con il virus.”

Il laboratorio Chandele studia l’immunologia umana delle malattie infettive, la ricerca sui vaccini e la terapia. Il programma ICGEB-Emory Vaccine è una partnership unica nel suo genere, istituita per facilitare le collaborazioni internazionali nella ricerca sui vaccini per affrontare le malattie di importanza pubblica nei Paesi in via di sviluppo.

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Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza: il MUR e le giovani ricercatrici scendono in campo con lo slogan ‘Io sono STEM… ’ https://www.areasciencepark.it/2024/02/giornata-internazionale-delle-donne-e-delle-ragazze-nella-scienza-il-mur-e-le-giovani-ricercatrici-scendono-in-campo-con-lo-slogan-io-sono-stem/ Sun, 11 Feb 2024 16:28:43 +0000 https://www.areasciencepark.it/?p=57775 “Sono STEM perché la scienza è il futuro e io ne faccio parte”. “Ho scelto di essere ricercatrice per la libertà di pensiero”. “Io sono STEM per dare valore alla ricerca”. “La ricerca mi permette di essere libera e creativa”. “Io sono STEM per progettare il futuro”. “Prendetevi quel posto in prima fila nel futuro della scienza!”.

Sono i messaggi di alcune giovani ricercatrici per la Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza. Le loro testimonianze sono state raccolte in un video realizzato dal Ministero dell’Università e della Ricerca con la collaborazione degli Enti di Ricerca italiani: Area Science Park; Agenzia spaziale italiana (ASI); Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR); Istituto italiano di studi germanici (IISG); Istituto nazionale di astrofisica (INAF); Istituto nazionale di ricerca metrologica (INRiM); Istituto nazionale di fisica nucleare (INFN); Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV); Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale (OGS); Progetto scientifico Einstein Telescope. Dalle giovani scienziate un invito a tutte le studentesse a scegliere le discipline STEM (scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche).

Un incoraggiamento a seguire le proprie passioni, inclinazioni e abilità con coraggio e determinazione. La Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza è stata istituita nel 2015 dall’Assemblea Nazionale dell’ONU, patrocinata dall’UNESCO, per promuovere una maggiore partecipazione da parte delle donne e delle ragazze nella ricerca scientifica e abbattere le disparità di genere in ambito scientifico.

La Giornata si celebra ogni anno l’11 febbraio in tutto il mondo e quest’anno cade a conclusione della Settimana nazionale delle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche (STEM), istituita a novembre scorso dalla legge 187/2023 con l’obiettivo di sensibilizzare e stimolare l’interesse e la scelta dei ragazzi per queste discipline.

Qui il video: IO SONO STEM

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Adaptation, il webdoc sull’adattamento alla crisi climatica https://www.areasciencepark.it/2024/02/adaptation-il-webdoc-sulladattamento-alla-crisi-climatica/ Mon, 05 Feb 2024 14:11:34 +0000 https://www.areasciencepark.it/?p=57690 Salvare il ‘soldato’ Tagliamento dagli eccessivi prelievi idrici ora che le stagioni calde e siccitose durano molto più che in passato si può fare, ma prima dovrà essere costruita la nuova conduttura che consentirà di prendere l’acqua dal lago di Cavazzo. Il progetto, per ora, è solo sulla carta ma dimostra che il Friuli Venezia Giulia ha un’idea chiara di come affrontare gli impatti futuri della crisi climatica. Di acqua qui ce n’è ancora tanta ma non ci si adagia sugli allori, per questo le 7 Società che assicurano l’approvvigionamento agli abitanti della regione si sono consorziate nel segno dello ‘smart water management’. Si tratta di una modalità ultratecnologica per gestire il ciclo idrico, grazie alla realizzazione di ‘gemelli digitali’ degli acquedotti che consentiranno di rilevare in tempo reale perdite e danni ed effettuare diagnosi predittive sullo stato delle infrastrutture.

Questo è stato uno dei temi principali affrontati nel webdoc Adaptation, un progetto giornalistico internazionale nato per documentare la convivenza tra l’uomo, la tecnologia e la natura nell’era della climate crisis. Ogni giorno i media di tutto il mondo rilanciano notizie di catastrofi naturali legate al cambiamento climatico e disegnano scenari drammatici per il futuro. Da più parti vengono invocate decisioni radicali dei governi per ridurre le emissioni di CO2 nell’atmosfera mentre l’Intergovernmental Panel on Climate Change avverte che restano solo pochi anni per salvare il pianeta.

Tecnologie innovative, storie di luoghi che cambiano, terre che si rigenerano, persone in prima fila nella lunga marcia dell’adattamento, questo è ciò che racconta ADAPTATION, un webdoc che sfrutta le potenzialità della comunicazione digitale per parlare a pubblici diversi e di tutte le età.

Molti i temi trattati, tutti di grande attualità. I ricercatori dell’Università di Udine stanno studiando funghi e batteri nelle piante, che proliferano a causa delle mutate condizioni climatiche e sono ormai in grado di fare anche un ‘salto di specie’, da un cereale a un frutto, per esempio.

L’agricoltura è una pratica delicata e i prodotti chimici usati per trattare i campi hanno un alto costo ambientale. Ecco perché in una puntata è stato dato risalto al lavoro di Agrivello, una startup universitaria che ha trovato il modo di trasformare la lana delle pecore in fertilizzante naturale. Operazione simile verrà compiuta nell’impianto di depurazione di CAFC a San Giorgio di Nogaro dove, invece, saranno i fanghi provenienti dal sistema fognario, una volta trattati ed essiccati, a diventare pellet da usare in agricoltura.

Adattamento vuol dire avere una visione prospettica, vuol dire scommettere. Scommettere anche su business che fino a ieri non esistevano. Come ha fatto RE49, una piccola azienda di Gonars che crea scarpe con la tela degli ombrelloni da spiaggia e delle vele delle barche. Oppure scommettere su una città, rendendola meno impattante sull’ambiente e più efficiente. Esattamente l’obiettivo del piano di elettrificazione dei moli del porto di Trieste. Quei moli dove attraccano le navi da crociera che tutti i rapporti internazionali classificano come i più inquinanti tra i mezzi di trasporto che si muovono nell’area mediterranea.

Troppe barche abbandonate o in discarica: il Progetto Refiber punta a creare una filiera del riciclo. Ci sono fin troppe barche abbandonate nei prati e nei giardini e sono solo la punta visibile di un iceberg. Dei sei milioni di barche, prevalentemente piccole, che compongono il parco nautico italiano ogni anno sono 80 mila quelle a fine vita e solo 2.000 vengono riciclate. Sono i numeri che fanno comprendere come sia indispensabile costruire una filiera che affronti, trasformandolo, l’intero processo che va dalla costruzione al fine vita delle imbarcazioni, con l’obiettivo di creare un sistema di economia circolare. È quello che intende fare il Progetto Refiber.

Il Friuli Venezia Giulia, infine, afflitto come tutte le regioni montane da uno scarso innevamento che sta diventando cronico (-63% tra 2022 e 2023), lancia un segnale di speranza al mondo. I suoi due ghiacciai, quello del Monte Canin e quello del Montasio, godono, tutto sommato, di buona salute. Nonostante si siano molto ridotti da un secolo a questa parte, gli esperti li hanno chiamati i “ghiacciai resilienti” perché grazie alla loro posizione e al fatto che i detriti caduti dall’alto li hanno parzialmente ricoperti resistono fieramente alla fusione. A raccontarlo, i ricercatori dell’Istituto Scienze Polari del CNR nel capitolo “Scrigni d’alta quota”.

“Girare per il Friuli Venezia Giulia è stata un’esperienza eccezionale. Abbiamo percorso 2400 km in due settimane, visitando luoghi meravigliosi e incontrando persone visionarie e appassionate”, spiega il giornalista Marco Merola, ideatore del progetto Adaptation. “Il ricordo più bello è legato al Lago di Verzegnis dove abbiamo incontrato casualmente un team dell’Ente di Tutela del Patrimonio Ittico della Regione. Non avevamo un’intervista pianificata con loro eppure sono stati estremamente disponibili a raccontarci del loro lavoro e li abbiamo seguiti mentre stavano monitorando lo stato di salute dei pesci. Ecco, dare voce agli ‘eroi’ dell’adattamento è parte della nostra missione”.

 

Guarda il webdoc sul Friuli Venezia Giulia

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Science for Life, 13 video per la diffusione della cultura scientifica https://www.areasciencepark.it/2024/02/science-for-life-13-video-per-la-diffusione-della-cultura-scientifica/ Mon, 05 Feb 2024 13:17:43 +0000 https://www.areasciencepark.it/?p=57649 Promuovere la cultura scientifica e favorire l’orientamento dei giovani verso le discipline STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics). Questo l’obiettivo del progetto Science For Life sviluppato da Area Science Park e Toscana Life Sciences, con il contributo del Ministero dell’Università e delle Ricerca.

La serie di video Science For Life introduce le giovani generazioni alle professioni nel settore delle scienze della vita e ai lavori del futuro connessi. L’intento è ispirare e motivare alla cultura scientifica, scoprendo in modo divertente e dinamico alcune delle aree principali di questo settore legate alla salute dell’uomo e del pianeta.

Oggi appare sempre più evidente come la salute dell’uomo sia legata a quella dell’intero pianeta e sempre più le figure professionali che si occupano dell’uno o dell’altro settore tenderanno a condividere applicazioni scientifiche e tecnologie. Nei video Science For Life, biologi, fisici, chimici, medici e ingegneri ci guidano dentro e fuori i laboratori, connettendo le innovazioni nel campo delle scienze della vita all’impatto che esse possono avere sulla società e sul nostro futuro.

La serie è costituita da 13 video che affrontano tematiche diverse, dalla salute dell’uomo, a quella delle piante, a quella dei mari, per arrivare a raccontare i luoghi dove vengono formati i tecnici che un domani lavoreranno nel campo delle scienze della vita.

Fra i protagonisti della serie anche ricercatrici e ricercatori attivi in aziende ed enti di ricerca insediati nel parco scientifico, fra cui ICGEB, Shoreline, Laboratorio di Genomica ed Epigenomica (LAGE) di Area Science Park e Fondazione ITS per le Nuove Tecnologie della Vita A. Volta.

Guarda la serie

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World Cancer Day: Area Science Park punta su ricerca e prevenzione per sconfiggere i tumori https://www.areasciencepark.it/2024/02/world-cancer-day-area-science-park-punta-su-ricerca-e-prevenzione-per-sconfiggere-i-tumori/ Fri, 02 Feb 2024 17:10:45 +0000 https://www.areasciencepark.it/?p=57661 Domenica 4 febbraio si celebrerà la ventitreesima Giornata mondiale contro il cancro, promossa dalla UICC – Union for International Cancer Control e sostenuta dall’OMS per sensibilizzare l’opinione pubblica, esaltare l’importanza di ricerca e prevenzione e migliorare l’accesso alle cure. La Giornata pone l’accento sul ruolo e la responsabilità di istituzioni e individui nella lotta contro il cancro.

Numerosi i progetti portati avanti da Area Science Park in questo senso.

Sul fronte della ricerca in primo piano l’attività del team di LADE, il Laboratorio di Data Engineering, impegnato con i suoi ricercatori su diversi progetti per l’analisi di dati di sequenziamento generati in collaborazione con il Laboratorio di Genomica ed Epigenomica LAGE. In particolare:

SCOLORINA

Machine Learning algorithms for single-cell genomics from long-reads sequencing

Finanziato dal PNRR, è riconosciuto come Progetto di Ricerca di Rilevante Interesse Nazionale dal Ministero della Ricerca. Sviluppa nuovi tool bioinformatici basati su tecniche di machine-learning per comprendere i meccanismi di regolazione cellulare e la conformazione del DNA, con rilevanza sulla predizione del decorso di malattie complesse come il cancro e sull’individuazione di trattamenti mirati per il singolo paziente. In collaborazione con l’Università degli Studi di Trieste.

→ SEQUENZIAMENTO DI QUARTA GENERAZIONE PER LO STUDIO DEL CANCRO 

L’aneuploidia è un meccanismo chiave dell’evoluzione genetica in cui le cellule tumorali modificano il loro numero di copie del DNA per acquisire la capacità di crescere contro altre popolazioni cellulari. In questo progetto si sviluppa un tool bioinformatico in grado di individuare con estrema accuratezza fenomeni di variazione del numero di copie del DNA sfruttando dati di sequenziamento di quarta generazione che consentono di combinare informazione genetica ed epigenetica. Progetto di dottorato in collaborazione con l’Università degli Studi di Trieste.

→ LEUCEMIA LINFATICA CRONICA

Si prefigge di migliorare l’accuratezza delle previsioni del tempo di trattamento nella leucemia linfatica cronica (CLL). In particolare, si applicano tecniche di apprendimento automatico non supervisionato per studiare una combinazione di informazioni sul genoma e sugli anticorpi dei pazienti. Questo approccio può aiutare a identificare pazienti a rischio di richiedere trattamenti precoci o monitoraggi più frequenti. In collaborazione con il CRO di Aviano.

 

Sul fronte della prevenzione prosegue l’impegno: nel 2023 è stato organizzato un ciclo di incontri formativi dal titolo “Welfare nella Ricerca” volti a orientare positivamente le scelte di salute del personale dell’Ente e favorire l’accesso e l’adesione ai programmi di screening oncologico.

Un incontro ha coinvolto anche il personale di tutti gli enti di ricerca italiani ed è stato organizzato in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità e con il Consiglio Nazionale delle Ricerche.

Prosegue inoltre una collaborazione consolidata con LILT – sezione di Trieste per azioni di awareness e sensibilizzazione.

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Aperta la 20 Call for Proposal CERIC-ERIC https://www.areasciencepark.it/2024/02/aperta-la-20-call-for-proposal-ceric-eric/ Thu, 01 Feb 2024 14:42:14 +0000 https://www.areasciencepark.it/?p=57621 Si apre la 20° Call for Proposal CERIC-ERIC, che consentirà l’accesso coordinato a oltre 60 strumenti e laboratori di supporto.

Oltre alla possibilità di accedere a più strumenti e laboratori attraverso un’unica applicazione, CERIC-ERIC offre il supporto alla mobilità. Per candidarsi si può utilizzare il link “Presenta una nuova proposta CERIC” presente nella VUO (https://vuo.elettra.trieste.it/)

Per il 20° bando (il primo del 2024) ci saranno due scadenze:

  • 4 marzo 2024, alle 17:00 CET, per avere una pre-valutazione e la possibilità di migliorare la proposta;
  • 2 aprile 2024, ore 17:00 CEST (presentazione finale), consigliata solo ad utenti esperti in tutte le tecniche richieste.

Negli ultimi anni CERIC ha aumentato le sue capacità nel campo dei materiali energetici. A tal fine, tre impianti di stoccaggio dell’energia con tecniche all’avanguardia nel campo della ricerca sulle celle a combustibile e sulle batterie sono stati recentemente inclusi nell’offerta ad accesso aperto di CERIC:

  • il Joint Research Centre for Battery Energy Storage Testing Laboratory della Commissione Europea e il Fuel Cell and Electrolyser Testing laboratory a Petter, Paesi Bassi
  • l’Hydrogen Technology Centre (HTC) presso l’Università Carolina di Praga

Sono disponibili ulteriori strumenti quali l’AMS-IRMS Accelerator Mass Spectrometry for radiocarbon dating presso il laboratorio CEDAD dell’Università del Salento e il Next Generation Sequencing presso il Laboratorio di Genomica ed Epigenomica (LAGE) di Area Science Park (Trieste).

Inoltre, CERIC continua a offrire l’accesso all’Holographic Electron Microscopy (HoloTem) presso l’Università del Salento (Lecce) e al Mass Spectrometry Laboratory (MSI) presso l’Università di Salerno.

Ulteriori informazioni disponibili al link: https://www.ceric-eric.eu/users/call-for-proposals/

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