25/03/2019
Da 100 aziende attive nella trasformazione digitale a 10 fari che indicano la rotta da seguire
Presentata a Udine l’iniziativa promossa dal digital hub IP4FVG. Da oggi partono anche i servizi di assessment tecnologici per le imprese.
Servizi per l'Innovazione
Da 100 aziende attive nella trasformazione digitale a 10 fari che indicano la rotta da seguire

Si chiama FARI Manifatturieri, l’iniziativa presentata oggi a Udine da Industry Platform 4 FVG – IP4FVG, il digital innovation hub del Friuli Venezia Giulia per la trasformazione digitale delle imprese. Coinvolge 100 aziende attive nel settore manifatturiero con l’obiettivo di far crescere la competitività del territorio regionale attraverso la valorizzazione delle competenze e delle esperienze maturate dalle singole realtà. 

L’iniziativa, che prende il via oggi e si concluderà a dicembre, è strutturata in tre fasi. La prima parte dalla selezione di 100 aziende della regione Friuli Venezia Giulia, sono i più importanti players del settore manifatturiero che si sono distinti per aver introdotto o perché stanno introducendo interventi di digitalizzazione nei loro processi produttivi. I 100 players saranno selezionati in due diverse modalità: una parte attraverso autocandidatura (entro il 15 maggio sul sito www.ip4fvg.it/fari) e l’altra dal team di esperti IP4FVG anche utilizzando strumenti di di business intelligence, in grado di individuare le aziende più innovative e dinamiche in base a specifici parametri di crescita. 

Tutte le realtà che parteciperanno a FARI potranno migliorare i loro processi digitali grazie alla consulenza di esperti che realizzeranno un assessment o audit tecnologico gratuito, ovvero un’analisi sullo stato di salute della singola azienda focalizzato sulla valutazione dei processi attivi. L’assessment servirà per evidenziare punti di forza e debolezza, criticità e opportunità di miglioramento. In base al risultato emerso gli esperti, poi, indicheranno possibili interventi, opportuni o necessari, per ottimizzare l’efficienza produttiva.

La seconda fase di FARI è riservata a un numero minore di aziende: si passa da 100 a 40; queste ultime saranno scelte in base al punteggio ottenuto nell’audit tecnologico. I 40 potranno proseguire il percorso sulla rotta della digitalizzazione e ottenere un deep assessment, ovvero un’analisi più dettagliata e approfondita in cui sono indicati anche i trend tecnologici su cui puntare per lo sviluppo del business e/o per l’efficientamento dei processi. 

Nella terza e ultima fase, il team di esperti – che ha seguito tutto il processo in collaborazione con le singole realtà – proporrà una rosa di 10 nomi di imprese, i FARI, le aziende guida per la digitalizzazione, il modello per tutte le imprese del settore. I 10 nomi proposti dagli esperti saranno, poi, validati dalla cabina di regia IP4FVG.

I FARI otterranno una borsa di studio e particolari agevolazioni su alcuni servizi e/o corsi di formazione (a pagamento) promossi dai partner del digital innovation hub. Avranno, inoltre, l’opportunità di diventare un demo point aperto per gli imprenditori della regione, oltre che avere una presenza informativa presso i 4 nodi tematici di IP4FVG.

Alla conferenza stampa sono intervenuti Sergio Emidio Bini, assessore alle attività produttive e turismo della Regione Friuli Venezia Giulia, Paolo Candotti, direttore generale di Unindustria Pordenone e presidente della cabina di regia di IP4FVG, Stefano Casaleggi, direttore generale di Area Science Park e Franco Scolari, direttore generale del Polo Tecnologico di Pordenone.

“Gran parte della digitalizzazione delle imprese del Friuli Venezia Giulia è trainata dal mondo manifatturiero che vanta un livello di competenze e competitività avanzato, un modello da seguire e applicare anche al mondo delle pmi attive sul territorio” ha spiegato Paolo Candotti, direttore generale Unindustria Pordenone e presidente della cabina di regia di IP4FVG “È da questo presupposto che siamo partiti per realizzare FARI Manifatturieri, sempre nell’ottica di valorizzare le risorse e le competenze esistenti, il principio è lo stesso su cui si fonda il digital innovation hub IP4FVG, un sistema unico e integrato a supporto di tutte le imprese della regione”.

Dei benefici diretti di FARI, invece, ha parlato il direttore generale di Area Science Park. “L’innovazione digitale non è uno stato acquisito, è un processo continuo che richiede competenze avanzate e nuove risorse” ha dichiarato Stefano Casaleggi, direttore generale di Area Science Park “È necessario lavorare su diversi piani. Bisogna far emergere le esperienze di valore di aziende già digitalizzate e metterle a disposizione delle altre attive sul territorio. È, inoltre, essenziale sostenere e agevolare l’introduzione di tecnologie digitali nel mondo produttivo in modo diffuso. Questo è il modello di FARI, individuare aziende innovative, far conoscere il loro processo di trasformazione digitale e sostenerlo affinché possa essere un modello da seguire. Il tutto promosso da una partnership pubblico-privata”. 

Il direttore del polo tecnologico di Pordenone ha illustrato gli step dell’iniziativa. “Con FARI ci focalizziamo sulla realtà manifatturiera, garanzia di crescita economica e occupazionale” ha spiegato Franco Scolari, direttore del polo tecnologico di Pordenone “Attraverso un percorso strutturato selezioniamo 100 champions che diventeranno 40 nella seconda fase, e solo alla fine 10. Sono i 10 stabilimenti modello, 10 fari diventati tali per le esperienze conseguite e i risultati raggiunti. La novità di quest’iniziativa sta nel coinvolgimento di tutti i poli tecnologici territoriali sotto la regia di IP4VG e nel reperimento e nella valorizzazione di risorse di ingegneria dei processi produttivi di altissimo profilo ed esperienza. Speriamo di ottenere un’adesione numerosa da parte del mondo imprenditoriale perché vogliamo che i fari del Friuli Venezia Giulia siano i primi ad accendersi, i primi a indicare la rotta alle pmi regionali e a fare da modello per quelle nazionali”. 

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